Io procedo così (di solito ho anche degli aiutanti, perchè questa è una di quelle ricette che si possono fare anche con i bambini): amalgamo in una grossa ciotola il macinato, il pane, il sale, il pepe, la scorza. Poi, tipo catena di montaggio procedo a far polpette ( nè grandi nè piccole) e le infarino.Se ho dei volenterosi elfi domestici adibiti a produrre le polpette, io nel frattempo metto sù la salsa di pomodoro: olio, aglio e quando soffrigge un pò aggiungo la passata e il sale.Avvertenza: io uso un tegame che definirei gigante, regolatevi in base a quante polpette farete, perchè non vanno affollate, ma devono stare belle comode nel pomodoro. Quando il pomodoro comincia a far le bolle aggiungo le polpette, abbasso il fuoco, e le lascio cuocere così, aggiungendo verso fine cottura ( regolatevi voi a seconda di quantità e grandezza delle polpette), il basilico. E poi non resta che cuocere gli spaghetti.
Gli spaghetti di Lilli e il vagabondo
intolleranzeSenza Crostacei, Arachidi altre intolleranze

Frutta a guscio

Pesce

Verdura

Semi di sesamo

Carne di maiale

Molluschi

Olive

Sedano

Senape

Gli spaghetti di lilli e il vagabondo

Preparazione

30

minuti

Cottura

20

minuti

Tempo totale

50

minuti

Ingredienti Modifica porzioni e dosi

  • 400 g
    Macinato
  • 50 g
    Pane raffermo
  • 50 g
    Parmigiano grattugiato
  • 1
    Tuorlo d'uovo
  • 50 g
    Farina
  • q.b.
    Sale fino
  • q.b.
    Pepe nero
  • 1
    Scorza di limone
  • q.b.
    Basilico
  • 400 g
    Spaghetti integrali

Presentazione

Polpette e spaghetti, un'aberrazione, un cibo da cani innamorati, un comfort food, una tradizione italo americana che affonda nei primi del '900. La storia degli spaghetti meatballs sa di leggenda metropolitana: gli americani sono convinti che si tratti di un piatto tipico italiano, gli italiani generalmente inorridiscono, e parlano di falsa tradizione. Le origini allora, ci si da un gran da fare, a cercarle tra motivazioni sociologiche ed economiche e nella storia degli emigranti dei primi del '900. Avevano pochi mezzi, e in buona sostanza si trovarono ad assemblare la carne macinata per farne polpette e pasta al pomodoro. Ok, ok, scusate però, prima obiezione: a casa mia le faceva la mia nonna, e per quanto mi piacerebbe avere un'avventurosa storia di va e vieni dagli States, alla Bastianich, i miei avi vicini e lontani provengono tutti ma proprio tutti dalla provincia di Siena. Toscanitudine inside.

Preparazione

Step 1

Io procedo così (di solito ho anche degli aiutanti, perchè questa è una di quelle ricette che si possono fare anche con i bambini): amalgamo in una grossa ciotola il macinato, il pane, il sale, il pepe, la scorza.

Step 2

Poi, tipo catena di montaggio procedo a far polpette ( nè grandi nè piccole) e le infarino.

Step 3

Se ho dei volenterosi elfi domestici adibiti a produrre le polpette, io nel frattempo metto sù la salsa di pomodoro: olio, aglio e quando soffrigge un pò aggiungo la passata e il sale.

Step 4

Avvertenza: io uso un tegame che definirei gigante, regolatevi in base a quante polpette farete, perchè non vanno affollate, ma devono stare belle comode nel pomodoro. Quando il pomodoro comincia a far le bolle aggiungo le polpette, abbasso il fuoco, e le lascio cuocere così, aggiungendo verso fine cottura ( regolatevi voi a seconda di quantità e grandezza delle polpette), il basilico. E poi non resta che cuocere gli spaghetti.

Note

Trucchetto: per evitare che le polpette si rompano e disperdano durante l’unione con gli spaghetti, le separo dal sugo, condisco la pasta e infine servo gli spaghetti con alcune polpette e il parmigiano. Ora, se possedete anche una tovaglia a quadretti bianchi e rossi e un fiasco impagliato, mettete su che so, That’ Amore del buon vecchio Dean (Martin) e fatevi questo viaggio a Little Italy.

Valori nutrizionali Calcolati sulla singola porzione

503 kcal

Calorie

25% del fabbisogno giornaliero
22 g

Carboidrati

7% del fabbisogno giornaliero
20 g

Proteine

36% del fabbisogno giornaliero
37 g

Grassi

37% del fabbisogno giornaliero

Utensili

  • Ciotola
  • Tegame

Commenti 2

2 thoughts on “Gli spaghetti di Lilli e il vagabondo”

  1. Che buoni! Concordo in pieno, adesso si chiameranno pure “spaghetti meatballs”, ma li faceva anche la mia adorata nonna che non è mai andata più in là di Milano Marittima, ben prima dell’avvento di Masterchef! Bellissima ricetta, complimenti!

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